A Scandicci, in provincia di Firenze, siamo intervenuti per un intervento di potatura su questo magnifico esemplare di albero ad alto fusto, un pino domestico (Pinus Pinea).
È un albero di dimensioni importanti, circa 25 mt di altezza e 20 mt di di diametro di chioma, situato all’interno di un giardino privato.
Per la potatura di questo albero abbiamo optato per la rimozione dei rami secchi di grosse dimensioni, e della rimozione di due delle branche più basse.
Rimuovere i rami secchi permette all’albero di ridurre la possibilità di ingresso di malattie, nonché di funghi, patogeni. La potatura di rimonda del secco inoltre regala una chioma più armoniosa e un aspetto più pulito.
In questo caso, per la potatura abbiamo deciso di non eliminare i rami secchi di piccole dimensioni. Così facendo, perché i rami di questo albero ad alto fusto permettono di creare una struttura il più possibile stabile. Soprattutto trattandosi di un “vecchio” pino di grosse dimensioni, con la chioma ormai non più in espansione.
Gli interventi di potatura dovrebbero limitarsi ad eliminare i rami compromessi o staccati dal profilo della chioma. Eliminare infatti il secco importante ed evitare di schiarire la pianta eccessivamente. In questo modo perché si espongono i singoli rami ad un eccessivo movimento dovuto al vento o al peso della neve e favorendone la rottura.
Bisogna in ogni modo evitare una potatura drastica come l’eccesiva spalcatura. Questa pratica difatti rivoluziona l’architettura dell’albero, lo espone a forze nuove a cui non è preparato.
Il treeclimbing nella potatura dei pini
Per svolgere le operazione di potatura di questo pino ad alto fusto abbiamo optato per la tecnica del treeclimbing (arrampicata su alberi), la migliore per questo tipo di interventi: nessun costipamento del terreno, possibilità di accesso in ogni situazione e rispetto per l’architettura dell’albero e della sua chioma.
